Ma cosa c’era prima di “Oliveto a Mare”?
Quando i ricordi tornano a trovarti.
C'erano le domeniche dai nonni, i pomeriggi lenti davanti al camino...
e tanti discorsi su cosa avremmo duvuto realizzare qui, su questo terreno incolto a Marina di Ascea, al centro della Costa del Cilento.
Non lo sapevamo, ma quei discorsi, ricchi di amore per le nostre radici, parlavano già di etica e di ecologia.
C'erano sogni.
Poi sono diventati progetti.
E cosi, quando nel 2009 Oliveto a Mare è nato davvero, era figlio della consapevolezza che un approccio diverso alla vacanza e al territorio sia possibile e doveroso.
Il nome deriva dal toponimo di questa zona, un tempo popolata da magnifici uliveti e da macchia mediterranea che, a partire dagli anni ‘70, hanno iniziato a cedere il passo al cemento.
Noi, allora bambini, ce lo ricordiamo bene: che bello era quel canneto con il mare sullo sfondo!
Aveva un fascino malinconico, quel posto: qualche impavida e maestosa pianta di ulivo, la brezza che ne accarezzava le foglie, il rumore costante delle onde mai stanche che scandivano il tempo.
Chissà se quelle canne erano alte davvero... o eravamo noi ad essere tanto piccoli?!
Adesso le canne non ci sono più.
Ripopolare l’area di piante di ulivo, ma anche di mirti, corbezzoli, allori, pitosfori ed oleandri, ci è sembrato il primo passo per avvicinarci nuovamente al mondo incantato delle narrazioni dei nonni;
utilizzare materiali e maestranze del posto, una giusta scelta etica;
scegliere forme di energia pulita, l’unico modo per prenderci cura di quello che avevamo tra le mani...
che era per noi molto di più di un terreno su cui costruire!
A distanza di anni, quei ricordi ispirano ogni nostro gesto.
Perché quei ricordi sono l’essenza della nostra ospitalità